INSTANT MARKETING BENEFICI PER LE AZIENDE ED EPIC FAIL

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INSTANT MARKETING BENEFICI PER LE AZIENDE ED EPIC FAIL

Abbiamo analizzato vari aspetti dell’instant marketing, ma quali sono i benefici che possono trarre le aziende che decidono di investire tempo e risorse utilizzando questa strategia?

Il primo beneficio è differenziarsi dalla concorrenza, cogliendo l’opportunità di inserirsi in un flusso di discussione che altrimenti non avrebbe visto quell’azienda protagonista.

Il secondo beneficio è quello di dare un volto umano all’azienda. Con l’instant marketing i brand vengono in qualche modo “personificati” dai clienti che non li percepiscono solo come erogatori di prodotti e servizi.

Altri benefici che l’instant marketing porta alle aziende sono dati dalla presenza online, da una buona reputazione e dalla viralità. Un’azienda che vuole dare voce al proprio brand attraverso l’utilizzo di questa strategia, deve essere sempre in ascolto e pronta a rispondere con creatività ed ironia ai fatti quotidiani locali, nazionali ed internazionali.

La miglior percezione di chi realizza o fornisce il prodotto, porta non solo a creare un maggior interesse e considerazione, ma a raccomandare ad altri quello che si è acquistato o si ha intenzione di acquistare, quindi a un aumento delle vendite.

 

Attenzione agli epic fail

 

Come abbiamo visto, l’instant marketing sfrutta un evento mediatico per inserirsi in una conversazione in merito e attirare le attenzioni del pubblico. Esistono, però, alcune regole basilari da seguire se non si vuole incappare in errori o gravi scivoloni.

Prima di tutto, l’evento in questione non deve essere solo attuale, ma anche discusso o chiacchierato.

In secondo luogo, il fatto in sé deve essere in qualche modo relazionabile con il marchio o il suo prodotto, altrimenti gli utenti percepirebbero l’operazione di instant marketing come un’intrusione, un tentativo troppo sfacciato di farsi pubblicità.

Terzo punto, altrettanto importante, è scegliere una notizia, un tema d’attualità che non urti la sensibilità del pubblico, cosa che, quando avviene, mette in pessima luce l’azienda la quale si trova poi costretta a tornare sui propri passi e a dover fare ammenda.

Ironia e autoironia sono sicuramente due elementi che contribuiscono a rendere virale il post. Tutto nella giusta misura: un contenuto troppo goliardico, o un’ironia su un argomento delicato, potrebbe far naufragare il vostro marketing. Bisogna affidarsi al buon senso ed evitare epic fail che possano danneggiare la propria reputazione.

È il caso di Groupalia Italia che, nel Maggio 2012, a un’ora e mezza dal terremoto che ha sconvolto l’Emilia, ha pensato bene di sfruttare la notizia e twittare “Paura del #terremoto? molliamo tutto e scappiamo a #SantoDomingo”.

 

 

L’indignazione in rete è stata tale che per risollevarsi dallo scivolone non sono bastate le scuse ufficiali del Country Manager per l’Italia e nemmeno una donazione alla Croce Rossa.

 

 

 

Un altro caso è quello della frase detta da Alice Sabatini alle finali di Miss Italia 2015, la quale, alla domanda del giurato “In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?” rispose “Vorrei essere nata nel 1942 per vivere la Seconda Guerra Mondiale”.

Clamorosa gaffe che è stata sfruttata dal National Geographic Channel, il quale non ha esitato ad utilizzare lo scivolone della Miss per promuovere un programma dedicato alla Seconda Guerra Mondiale in partenza l’8 Ottobre.

“Dall’8 ottobre esaudiamo i desideri di #MissItalia” scrivono nel post pubblicato sui loro social, il quale è stato subito riempito da commenti di numerosi utenti schierati in difesa della sventurata ragazza contro l’infelice trovata di National Geographic Channel.

Ai giudizi negativi e alle reazioni di disappunto dei suoi fan, National Geographic Channel reagisce spiegando di aver voluto usare solo della sana e garbata ironia per porre l’attenzione su un argomento così serio, per poi decidere di risolvere la situazione cancellando direttamente tutte le tracce del controverso post sui social.

Le polemiche che sono derivate dal post creato da National Geographic Channel derivano principalmente dal fatto che questo brand ha normalmente un’immagine molto seria, autorevole e posata a visione del consumatore. Quest’immagine seria e professionale è stata messa in discussione direttamente dal brand stesso, attraverso un post che non rappresenta l’ideologia base dell’azienda.

Non bisogna quindi mai sfruttare una storia negativa. Anche nel “fare marketing” ci vuole etica, quindi non sfruttare mai l’onda emotiva generata da notizie spiacevoli, negative e drammatiche.

Questo non significa che non si possa osare o azzardare, ma ogni rischio e ogni azzardo debbono sempre essere opportunamente calcolati e gestiti, nella piena consapevolezza da parte di tutti i livelli di management aziendali e con le dovute precauzioni.

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